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al testo di Alberto Sonego
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Non dovrà posarsi sulle sue labbra alcun soffio, né le calde brezze del mio profumo; e non posso: scivolare sul collo in tiepidi fremiti, sfiorare le sue morbide schiene, superare col bacio la soglia del ventre. Soltanto dedicare un tocco come ad infrangibile legno dorato: da contratto è prevista questa unione incompleta e preserva da adulterine canizie, e avvilisce il languido balbettio della mano, e appassisce il sapore dei mesi trascorsi nel suo desiderio. Ho intrappolato nell'ultimo bacio di ottobre il colore chiaro dei tuoi occhi socchiusi; e anche tu spargi il suono del tabacco acceso: balbettando questo vento assolato attendiamo insieme. |
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